βLa guerra Γ¨ stata la principale forza motrice del progresso femminile. Il sesso debole ha saputo essere forte. E dalle case, dove regnavano donne-bambole, sono balzate fuori donne-operaio, donne-tranviere, donne-carrettiere, donne-spazzine, donne-infermiere, donne-contadine, donne-ferroviere, donne-impiegate.β CIT. La futurista Futurluce
La Prima Guerra Mondiale accelera il progresso di emancipazione femminile, una totale rivoluzione nella storica divisione dei ruoli tra i sessi. Cambia la condizione femminile: la donna esce dal suo ruolo esclusivo di moglie e madre per accedere ad ambiti sino a quel momento esclusiva prerogativa maschile. La donna tiene testa allβuomo, lavora, inizia ad essere indi8pendente economicamente, Γ¨ finalmente libera, guida lβauto, frequenta i locali notturni e pratica sport.
L’abbigliamento, durante gli eventi bellici, subisce grandi cambiamenti per poter andare incontro alle esigenze pratiche di una societΓ in cui la donna Γ¨ chiamata a lavorare, essendo gli uomini impegnati al fronte:
- le linee vestimentarie sono essenziali e semplificate
- i colori sono sobri
- le decorazioni diminuscono
- l’abbigliamento femminile si adatta alle fogge militari
- gli orli delle gonne si accorciano sino a scoprire il ginocchio per agevolare il movimento
- i pantaloni entrano a far parte dell’abbigliamento femminile
- il tailleur di taglio maschile diventa un must irrinunciabile per la donna moderna
Negli anni β20 del Dopoguerra, la societΓ Γ¨ pervasa da un forte vento di libertΓ : lo stile di vita americano diventa un modello per lβEuropa e il cinema hollywoodiano lancia nuovi miti femminili che diventano icone di stile. La musica scopre nuovi generi, il jazz, il ritmo frenetico afro-americano, il fox trot e il Charleston. LβAmerica incarna la giovinezza, il dinamismo, la libertΓ e lo sviluppo tecnologico.
Fra i tipi ideali di donna che sfida la guerra ce n’Γ¨ una che incarna perfettamente lo stile alla garconne: giacca smoking, cilindro, cravatta a farfalla, pettinatura corta con taglio alla Eton-boy e l’inseparabile bocchino per la sigaretta, simbolo di provocante emancipazione tutta al femminile, con una punta di malizia… Γ¨ lei, femmina scandalosa, perennemente in bilico tra il maschile e il femminile, tra il fascino androgino e l’irrinunciabile femminino che sottende tra la libertΓ sessuale e la contrapposizione di modelli, Γ¨ Marlene Dietrich.
LE PROTAGONISTE DEL CAMBIAMENTO
COCO CHANEL
In perfetta sintonia con le teorie delle avanguardie artistiche che acclamavano il dinamismo e il funzionalismo architettonico di Le Corbusier, Chanel impose una semplificazione delle linee e l’adozione di un guardaroba sportivo anche per le donne. LanciΓ² l’uso della maglia lavorata a mano o industrialmente, e impiegΓ² il JERSEY, fino a quel momento usato solo nell’intimo, nell’abbigliamento da giorno. Introdusse la moda unisex che portΓ² alla diffusione dei pantaloni, dei Beach pajamas e dello smooking.
Introdusse nuove tipologie di abiti:
- “LE PETIT NOIR” IL TUBINO NERO lanciato nel 1926 che esprime il concetto di democratizzazione universale della moda
- IL TAILLEUR DI TAGLIO MASCHILE
- LE GONNE PLISSETATE O A PIEGHE PIATTE
- LE CAMICIE DI MUSSOLA, AMPIE E SBLUSANTI
MADELEINE VIONNET

BEACH PAJAMAS
