
BABY CANONI PROPORZIONALI
Disegnare il figurino di una modella o di un modello “in erba” richiede delle attenzioni particolari, perché la conformazione anatomica infantile deve rispettare specifici canoni proporzionali. L’attenzione va concentrata sulla dimensione della testa che rimane il riferimento più diretto per stabilire le proporzioni fisiche.
Vediamo, dunque, alcune schede tecniche che illustrano graficamente le proporzioni del corpo, da 0 a 14 anni:




Il colore dell’infanzia ha caratteristiche simboliche che rimandano al candore, alla dolcezza e al profumo della pelle del neonato che sa di talco e caramella. Qui, lo stereotipo, regna sovrano: il rosa cipria rimanda alla dolcezza ingenua della bambina, alla freschezza della rosa che con la sua carnosità ricorda quella profumata pelle morbida della “baby modella”. Potere del colore, l’unico capace di veicolare messaggi di dolcezza infinita intrisa di glamour e atmosfere fashion.
POTERE DEL COLORE

POTERE DELLA LINEA
Quando si disegna una collezione di abbigliamento baby, la linea grafica deve necessariamente essere leggera, sottile e priva di spigolature per richiamare il mondo dell’infanzia, con i suoi profumi, le morbidezze dei tessuti e la tenerezza delle forme.

LA MODA BABY NELLA STORIA
Soffermiamoci un istante a pensare a come poteva essere la moda dedicata ai più piccoli nei secoli scorsi. L’appartenenza alle classi sociali, così come per gli adulti, era definita dallo stile vestimentario e dalle fogge che completavano gli outfit dei bambini e delle bambine.
Le testimonianze più lontane nel tempo ci arrivano grazie ai dipinti di genere e alla ritrattistica che immortalano giovanissimi modelli in quelli che sono i loro abiti “di scena”, comodi o no, che caratterizzano l’appartenenza a una famiglia e alla sua classe sociale.


Un ritratto nobiliare, tra i più famosi al mondo, ritrae l’infanta Margherita all’età di cinque anni, figlia di Filippo IV di Spagna e Marianna d’Austria, mentre posa per il pittore Diego Velásquez e contemporaneamente prova il prezioso abito damascato impreziosito da ricami e completo di guardinfante, ostentando un savior-faire degno della più altolocata nobildonna del ‘600.